Descrizione dell'intervento

Gli Interventi sono finalizzati alla mitigazione del rischio idraulico da allagamento nell’area del centro storico di Palermo che si sviluppa ad Ovest del Mercato Storico di Ballarò e che ha come asse il corso del fiume Kemonia.

L’area, che risulta compresa, in direzione SUD –NORD, tra Via A. Mongitore, Via Porta di Castro e Via del Bastione – Piazza San Giovanni Decollato – Via dei Biscottai, in direzione EST - OVEST tra Via Ballarò e Via dei Benedettini è caratterizzata da un reticolo di strade antiche che convergono su Via Porta di Castro, sotto cui scorreva il fiume Kemonia, e che rappresenta una strada creata nell’impluvio del vecchio alveo fluviale, oggi tombato. Il risultato è che oggi, in occasione di eventi meteorici intensi, la strada riacquista le caratteristiche di impluvio e si determinano fenomeni di ruscellamento con tiranti che possono raggiungere 40 cm di media, con punti critici di un metro circa. Con l’intervento si intende porre le basi per un riequilibrio urbano di un’area della città che nel suo sviluppo non ha seguito i normali parametri di formazione e crescita organica.

L’area ha una forte criticità di natura geologico/geotecnica/idrogeologica, in quanto ubicata sui suoli cedevoli dell’ex alveo del canalizzato fiume Kemonia; per tale ragione la necessità degli interventi previsti assume rilevanza anche ai fini della mitigazione del rischio idrogeologico. A nord, l’area ha un confine orografico sulle balze del piede fenicio con il sistema delle fortificazioni. A ovest la cinta muraria cinquecentesca chiude con il sito dell’ex porta di Castro e il sistema fortificato del Castello (il palazzo dei Normanni). Tutti i tratti terminali dei collettori fognari esistenti nell’area oggetto di intervento, che originariamente sversavano a mare, sono adesso intercettati da un sistema fognario di valle e i reflui veicolati dalla centrale di sollevamento Porte Felice verso il depuratore di Acqua dei Corsari.

Le condotte fognarie esistenti sono costituite principalmente da manufatti di sezione rettangolare con rari pozzetti di ispezione e vecchie caditoie in pietra. Il sistema fognario esistente è noto anche grazie alla documentazione allegata ad uno studio effettuato dall’Università degli Studi di Palermo – Dipartimento di Ingegneria Idraulica ed Applicazioni Ambientali- e dall’AMAP, che consiste in una serie di tavole rappresentanti la situazione della fognatura del Centro Storico della Città, completa di quote e dimensioni dei collettori.

Nel dettaglio, procedendo da monte verso valle si evidenzia quanto segue: La Via Porta di Castro è interessata da due importanti collettori posti in parallelo e alla stessa quota, che hanno sostituito l’alveo naturale dell’antico torrente Kemonia che attraversava col Papireto la città; quello lato NORD raccoglie le acque provenienti dai bacini in sinistra idraulica e parte delle acque scolanti su Piazza Indipendenza; quello lato SUD raccoglie le acque provenienti dai bacini in destra idraulica e si collega con il precedente immediatamente oltre Via San Nicolò.

Ambedue i collettori sono costituiti da scatolari di dimensione circa 80x100 cm. Oltre il punto di congiunzione, che si trova al limite dell’area assegnata per l’intervento, il collettore procede lungo Piazza Casa Professa e Via del Ponticello con una sezione idraulicamente significativa, ma con un tratto terminale in contropendenza. Nel tratto successivo tra Via Maqueda e Via Roma il vecchio tracciato del Kemonia che scorreva al di sotto di edifici, è stato sostituito, nel 1930, da un collettore che attraversa le sedi stradali di Via Calderai e di Via G. da Procida. In Via Calderai si riscontra, però, una sezione di canale assolutamente insufficiente a smaltire la portata meteorica relativa all’area scolante sottesa e ciò indubbiamente costituisce un punto critico anche per il sistema di monte in quanto il tratto, in occasione di eventi meteorici intensi, entra in pressione provocando, oltre che fenomeni localizzati con fuoriuscita di liquami e conseguenti allagamenti, rigurgito a monte che mette in crisi anche altri tratti di collettori producendo, anche dove le sezioni idrauliche sembrano adeguate, allagamenti e conseguenti disagi. Dopo il tratto critico di Via Calderai il Kemonia prosegue in Via Procida con una sezione appena sufficiente e giunge in Via Roma. Qui si ravvisa un altro nodo critico caratterizzato dall’intersezione con il “collettore Alloro” che proviene da Via Roma e prosegue in Via Lattarini verso Piazza S. Anna e quindi in Via Alloro fino a Foro Umberto I dove lo scarico a mare è stato recentemente intercettato nel sistema “Cala”. Su tale nodo esistono varie ipotesi; la più accreditata ipotizza che il Kemonia sia stato effettivamente intercettato dal collettore Alloro, ma soltanto parzialmente, nel senso che il tronco del Kemonia a valle funge da scolmatore per le portate eccedenti la capacità dell’Alloro. Ciò sarebbe dimostrato dal fatto che in occasione di eventi meteorici rilevanti il Kemonia va in piena. Da questo punto il Kemonia procede fino alla Via Cala in maniera tortuosa e planimetricamente dubbia, con sezioni variabili e non sempre idraulicamente idonee; i tratti più critici si identificano lungo Vicolo Paternò e nel tratto tra Piazza Tarzanà e Piazza Fonderia. Tornando all’area di intervento nel quartiere Albergheria, il tessuto viario è caratterizzato da una rete di collettori minori di materiale e sezioni variabili. I più significativi innesti sul canale storico (Kemonia) lato NORD, sono relativi alle 3 seguenti vie: Vicolo Cannata, Via Generale Cadorna, Via alla Piazzetta dei Tedeschi, Salita Francesco Spianato, Salita dello Spedale e Via dei Benfratelli. I più significativi innesti sull’altro canale lato SUD, sono relativi alle seguenti vie: Via dei Benedettini, Via Generale Cadorna, Piazzetta dei Tedeschi, Via Fratelli Lagumina che prosegue in Via Mongitore e Via San Nicolò all’Albergheria. Le condotte fognarie sono costituite principalmente da manufatti di sezione rettangolare con radi pozzetti di ispezione e vecchie caditoie in pietra. L’intervento prevederà la costituzione di una rete per lo smaltimento delle acque meteoriche indipendente dalla rete di smaltimento delle acque reflue, con un apposito scarico verso il corpo ricettore. Al fine di evitare il sovraccarico della suddetta rete, si propone di ridurre le portate massime di piena, inserendo manufatti in grado di accumulare le acque piovane durante l’evento piovoso per essere restituite al sistema di smaltimento delle acque meteoriche in fase di asciutto. Tali manufatti consistono in un sistema di vasche di intercettazione e raccolta delle acque non contenute dal sistema delle acque meteoriche da realizzare nell’area a monte della Piazzetta della Pinta, finalizzate quindi di mitigare il rischio di allagamento mediante effetto di laminazione della piena. Tali vasche, in relazione alle caratteristiche dei terreni e del contesto urbano in cui devono sorgere, possono essere di tipo permeabile, generando quindi processi di filtrazione delle acque accumulate nei terreni limitrofi, ovvero di tipo ermetico, nel qual caso occorre un sistema di pompaggio in grado di svuotarle entro 24 ore o, in ogni caso, in tempi ragionevolmente brevi. Per la raccolta delle acque meteoriche le caditoie stradali saranno poste mediamente ogni quindici metri su ambo i lati della carreggiata. Si prevede di utilizzare caditoie del tipo prefabbricato ad elementi modulari con griglia esterna a due o tre feritoie in pietra naturale, come l’elemento costituente la cunetta di impluvio o, ove possi-bile, con griglia in ghisa. In alcuni tratti di Via Porta di Castro e in corrispondenza di strade afferenti con bacini significativi, verranno posizionate delle griglie continue di raccolta delle acque bianche in ghisa sferoidale, sistemate su struttura portante in conglomerato cementizio. 

Dati

OI
Città (OI)
Palermo
CLP
CLP
PA2.2.4.1.a
Priorità
Priorità
2
Azione
Azione
2.2.4.1
Beneficiario
Beneficiario
Ufficio per il dissesto idrogeologico e i servizi a rete idrico/fognari e rapporti con le relative autorità commissariali
CUP
Codice Unico Progetto - CUP
D76B17000030005
RUP
R.P.
Data inizio
Data inizio
01/01/27
Data fine
Data fine
Risorse PN Metro
Risorse PN Metro
9.000.000,00
Altre risorse
Altre risorse
€ 0,00
Fondo
Fondo
FESR

Avanzamento finanziario

OI
Importo programmato
€ 9.000.000,00
OI
Importo ammesso a finanziamento
€ 9.000.000,00
OI
Importo Giuridicamente Vincolante
€ 0,00
OI
Importo erogato
€ 0,00