Obiettivo del progetto è l’elaborazione di percorsi volti all’autonomia e all’inclusione sociale di persone senza dimora o a rischio di grave emarginazione, italiani o coinvolti in processi migratori, in condizione di disagio psichico, attraverso una presa in carico integrata e multiprofessionale. Si intende raggiungere tale obiettivo anche tramite modalità specifiche di ingaggio dei soggetti in stato di fragilità e marginalità estrema non abituati a rivolgersi ai servizi; ciò implica la capacità, da parte degli operatori a vario titolo coinvolti, di lavorare su più livelli e con diverse competenze complementari tra loro, al fine di giungere ad individuare percorsi personalizzati di sostegno e accompagnamento per il superamento della situazione di marginalità. Nel caso di persone con retroterra migratorio in situazione di emergenza abitativa e/o di forte deprivazione, accanto agli aspetti tipici della marginalità, come la precarietà sociale e l’assenza di relazioni sociali valide, è necessario inoltre affrontare forme di disagio psichico spesso anche causate o acuite da percorsi biografici traumatici. Fondamentale sarà approcciare la tematica della marginalità estrema delle persone con disagio psichico, focalizzando la costruzione del percorso inclusivo sulla situazione complessiva del soggetto (ad esempio, attezionando gli aspetti della situazione abitativa, dell’assistenza legale, del sostegno relazionale e psicologico, ecc.) che potrà integrare funzionalmente gli interventi più specificamente sanitari. Il progetto prevede l’attivazione, in un’ottica di ricomposizione di tutte le risorse attivabili, e la messa in rete di tutti i servizi pubblici e privati, a partire dai servizi territoriali delle ASST (Aziende Socio Sanitarie Territoriali) cittadine e in particolar modo quelle che hanno sviluppato percorsi e metodi di intervento specifici ed esperiti per persone in situazione di grave marginalità con disagio psichico, per realizzare percorsi individuali volti all’autonomia e all’inclusione sociale, attraverso una presa in carico integrata e multiprofessionale. Fondamentale sarà la cooperazione e la stretta sinergia con tutti gli Enti del Terzo Settore fin nella fase di progettazione e realizzazione delle attività progettuali con una contribuzione attiva anche del destinatario dell’intervento, che vedrà ribaltare la logica “passiva” e “prestazionale” della cura e dell’assistenza trasformando il soggetto preso in carico in uno dei punti della rete del sistema territoriale di supporto. Il progetto prevede un'azione di rafforzamento della capacità delle istituzioni e degli stakeholders coinvolti funzionale al raggiungimento degli obiettivi progettuali e in particolare alla definizione e realizzazione di un monitoraggio sistemico delle attività progettuali e di una valutazione dell’impatto generato rispetto al benessere dei soggetti beneficiari.