Azioni integrate socio-sanitarie per la prevenzione delle tossicodipendenze
Descrizione dell'intervento
L’intervento si prefigge di strutturare una procedura operativa condivisa, innovativa ed efficace nelle modalità di erogazione dei servizi, in grado di intercettare la domanda/bisogno e fornire tempestivamente una risposta unica adeguata e integrata. Si prevede di attuare azioni integrate Socio-Sanitarie finalizzate al contrasto del fenomeno delle dipendenze patologiche, unitamente a Servizi a bassa soglia, prevenzione primaria e secondaria delle dipendenze. In particolare il progetto si articolerà in: ● Interventi di Prevenzione primaria: verranno realizzati soprattutto nelle scuole attraverso il coinvolgimento in specifici programmi, ed in alcuni luoghi di aggregazione giovanile mediante attività di supporto, informazione, comunicazione e iniziative finalizzate allo sviluppo di empowerment e comportamenti protettivi per la salute. ● Interventi di Prevenzione secondaria e terziaria: verrà realizzata nei luoghi del consumo delle sostanze. Le azioni saranno finalizzate alla riduzione del danno e all’orientamento ai servizi dell’accoglienza e della cura. Nello specifico si prevede: 1. apertura di n°2 drop-in, in prossimità dei SERD dell’ASP Palermo, quale luoghi di accoglienza a bassa soglia ispirati alla filosofia della riduzione del danno. I servizi dovranno essere diretti a persone che hanno problemi con le sostanze, ma che hanno perso o non ancora attivato i contatti con i servizi di cura. Le persone che per motivi differenti non hanno ancora la motivazione o la possibilità di intraprendere un percorso di cura potranno essere accolte in un luogo gestito da operatori competenti, dove potranno trovare risposte pratiche a esigenze essenziali (mensa, dormitorio, orientamento, colloqui motivazionali). Le due strutture dovranno differenziarsi per l’apertura una in orario notturno e l’altra in orario diurno. Inoltre il drop-in prevede attività ricreazionali e socializzanti che hanno l'obiettivo di stimolare le persone a farsi carico delle proprie condizioni problematiche partendo da risorse relazionali e competenze personali. Il Drop-In Center dovrà essere una struttura aperta di accoglienza e di ascolto che mira a facilitare il contatto con persone tossicodipendenti, anche in modo non istituzionale e finalizzato ad incentivare e consolidare l’aggancio con i singoli e con i gruppi a bassa afferenza alle strutture socio-sanitarie, cioè a coloro che costituiscono il cosiddetto “sommerso”. Lo scopo è quello di favorirne l’accesso, concretizzato in un aggancio stabile, in primo luogo agli interventi di prevenzione e, successivamente all’invio ai servizi. 1.2 Subazione drop-in “OFFICINE DEL RECUPERO” - Si tratta di creare un laboratorio di inserimento lavorativo a bassa soglia d’accesso per persone con dipendenze attive da sostanze. Questa attività si innesta nella funzione sopra descritta dei Drop-in, come ponte tra la prevenzione terziaria (ridurre la condizione di disagio sociale già preesistente) e un avvio a possibili percorsi di cambiamento e di reinserimento sociale. I destinatari di tale proposta sono persone con dipendenze patologiche che non sono ancora stati presi in carico in un Programma Terapeutico e Socio Riabilitativo (PTSR) presso uno dei tre ambulatori delle dipendenze (ex Ser.D.) dell’Area 3 dell’ASP di Palermo ricadenti nel territorio del DSS 42, o che non hanno ancora raggiunto una fase di stabilizzazione del PTSR seguito presso uno degli ambulatori delle dipendenze patologiche. Si intendono quindi quei soggetti che fanno ancora uso di sostanze psicoattive. Con questa sub azione interna si intende: a) Offrire dimensioni lavorative di tipo laboratoriale all’interno di un contesto “protetto”, con retribuzione giornaliera-settimanale-mensile, quale alternativa dignitosa alla marginalità sociale (dall’accattonaggio, allo spaccio di sostanze, alla piccola delinquenza) favorendo così, con tale tipologia di intervento di R.d.D. (Riduzione del Danno), la possibilità di promuovere salute e alternativi percorsi di vita attraverso la prevenzione del contagio per HIV, epatiti ed altre malattie infettive ed a trasmissione sessuale, internistiche o di tipo psichiatrico; prevenire le morti per overdose, fornire presidi sanitari di prevenzione. b) Offrire la possibilità di avviare i PTSR su richiesta del partecipante, all’interno di uno dei tre ambulatori delle dipendenze costruendo percorsi personalizzati di reinserimento sociale diversificati nelle diverse fasi temporali del trattamento; c) Lavorare in rete con i servizi pubblici e del privato sociale, attraverso pratiche innovative nei percorsi di inclusione sociale del target individuato. Tale sperimentazione prevede la possibilità di accedere ad un'esperienza laboratoriale di massimo 12 mesi, per un gruppo aperto composto max da 10 persone, previo un breve momento formativo con esperto maestro. La tipologia dei lavori proposti ai destinatari consiste in attività semplici (di riparazione elettrodomestici, assemblaggi meccanici elettrici, riciclaggio e recupero, ecc.). Si prevede inoltre la possibilità, in fase di sviluppo, di creare spazi di imprenditorialità e attività di commesse con l’esterno. L’esperienza è articolata in tre momenti distinti così da mettere in atto un percorso nel rispetto dello stato dell’utente e della fase del suo processo di cambiamento. Accedere ai livelli successivi dei laboratori comporta un programma personalizzato più complesso e via via di maggiore responsabilità da parte dell’utente, condizione indispensabile per aumentare la “motivazione” particolarmente carente nei soggetti in fase attiva (ancora consumatori di sostanze). Per chi non segue alcun programma terapeutico e ne fa richiesta, nell’ottica della riduzione del danno, si prevede accompagnamento presso i servizi per le dipendenze per la presa in carico. L’équipe di lavoro integrata è costituita da personale in convenzione e personale a carico dei servizi pubblici coinvolti. L’equipe dell’ASP (composta da 1 medico psichiatra, 1 medico infettivologo, 2 assistenti sociali) sarà impegnata a tempo parziale e interverranno solo dietro richiesta di consulenza (richieste di screening o visite medico-specialistiche, per intraprendere un programma terapeutico, collegamento con i SerD e i servizi dell’ASP ecc.).Del personale in convenzione, i tre educatori, a rotazione garantiscono una presenza quotidiana mentre l’assistente sociale curerà tutti gli aspetti di comunicazione e contatto con la rete dei servizi e i collegamenti con le risorse utili presenti nella comunità territoriale. 2. L’Azienda Sanitaria Provinciale di riferimento (ASP6), fornirà un automezzo corredato degli ausili e strumenti per il contenimento dei danni derivanti dall’assunzione di sostanze stupefacenti e materiale informativo. In particolare predisporrà: ● Il mezzo idoneo; I presidi necessari per le attività di riduzione del danno ed i materiali necessari per le attività di prevenzione. ● metterà a disposizione una figura Sanitaria o Tecnico (Operatore Istituzionale ASP Palermo) di cui sarà garantita la presenza nelle ore di attività; Il presidio mobile come sopra descritto sarà integrato da un’equipe finanziata a valere sul presente intervento. Inoltre a supporto delle attività del suddetto presidio mobile, saranno attivati n.4 sportelli di prossimità per la prevenzione ed il supporto alla cura delle dipendenze, uno per una diversa aree bersaglio del territorio della città di Palermo. Gli sportelli saranno attivati presso le sedi messe a disposizione dall’Ente gestore del servizio, e forniranno la consulenza di figure professionali specializzate per l’ascolto e la presa in carico psicosociale e anche alle famiglie di beneficiari degli interventi. Gli sportelli garantiranno aperture calendarizzate e strutturate secondo una programmazione concordata con la stazione appaltante. 3. Attivazione di P.A.D. - Percorsi Assistenziali per soggetti con Dipendenze Patologiche da sostanze, ovvero di percorsi assistenziali rivolti a soggetti con “Dipendenze patologiche” in carico ai SERD dell’ASP Palermo, attraverso un sistema di azioni integrate socio-sanitarie per la definizione di un piano di follow-up personalizzato, costruito, cioè, sul fabbisogno assistenziale del destinatario. Appare necessario dare anche la possibilità di accesso al sostegno economico attraverso l’inserimento in percorsi lavorativi/formativi, mantenendo anche la presa in carico da parte della comunità territoriale di appartenenza in una logica di community – care. La finalità del PAD è l’autonomia del destinatario che, attraverso il supporto iniziale di un budget di spesa necessario per gestire la propria vita relazionale e quotidiana (abitativa, lavorativa e socialità), gradualmente, attraverso l’inserimento lavorativo e sociale, potrà garantirsi esperienze di autonomia progressiva. Questa sub-azione dovrà essere mutuata da quanto già previsto nel Piano di Zona del DSS n°42 della Regione Sicilia. 4. Azioni di Comunicazione sociale e di diffusione dei risultati attraverso: ● Organizzazione di un evento iniziale che coinvolga enti pubblici e privati, terzo settore e reti del territorio con la finalità di far conoscere l’iniziativa; ● Elaborazione di un Carta dei Servizi di prevenzione e cura delle dipendenze giovanili. ● Campagne strutturate di sensibilizzazione ● Realizzazione di una pubblicazione sui risultati del progetto; ● Organizzazione di un evento finale di diffusione dei risultati di progetto.
PN Metro Plus